Buuuuongiorno gente e bentornati sul Jojo’s Comics Club!
Estate…l’estate vuol dire tante cose, come caldo, spiaggia....tette! Ma per
quanto mi riguarda significa soprattutto lavoro, e per lavoro non intendo
qualcosa di normale ma turni che se fai 12 ore sono pure poche…quindi il tempo
di comprare fumetti, leggerli, e più o meno recensirli viene logicamente a
mancare ma quando trovo un buco libero, lo riempio di fumetti, in questo caso
del supereroe che mi ha iniziato al mondo della nona arte, con un volume
scritto da un autore controverso come le sue storie, questo è Marvel Knights
Spiderman: Nel regno dei morti!
Spiderman, Nel regno dei morti, storia datata 2004 scritta
da quel genio di Mark Millar, conosciuto per Kick-Ass e per tanti altri lavori
pure in Marvel, e disegnato da Terry Dodson e Frank Cho. Appartiene alla linea
Marvel Knight, quelle storie un pochino più adulte, con protagonisti i
supereroi Marvel più portati a storie mature, eroi come Spidey, Devil, come il
Punitore e per atmosfera e tematiche si distaccano da quello che troviamo
solitamente in un albo della casa delle idee. Si concretizza, una delle paure
più grandi dell’arrampciamuri, un criminale è riuscito a scoprire la sua
identità segreta ed userà questa informazione contro di lui, di conseguenza
tutte le persone care a Peter sono in pericolo. A farne le spese sarà in
particolare zia May, che verrà rapita e da li Spidey si butterà a capofitto in
un indagine, in una caccia all’uomo misterioso che gli ha portato via una delle
due persone più importanti della sua vita.
Qui Mark Millar da ancora una volta
la sua particolare visione del mondo dei supereroi, un mondo dove anche se hai
superpoteri non esci da uno scontro senza qualche livido, taglio, o ferite da
ricucire . È un mondo dove le cose vanno come devono andare, è la realtà che
entra all’improvviso in un mondo di fantasia rendendolo ad un tratto più
tangibile e vicino a noi. La gente non rimane in disparte durante uno scontro
urbano fra superesseri, ma urla, consiglia, critica e partecipa, è esattamente
come la gente farebbe se accadessero veramente cose del genere, in un misto fra
tifo, paura e disprezzo. I cattivi non hanno quella sorta di romantico onore, o
quella voglia di sfida ma combattono solo e soltanto per il dio denaro, l’unica
ragione che tenga in un mondo di super botte dove Peter non riesce a recuperare
le energie, se prima non s’imbottisce di antidolorifici e ad un certo punto
quando pure quelli non bastano più, come tutti, si ritrova in un letto d’ospedale.
Peter qui è un insegnante, ha smesso di fare il fotografo freelance ed è
sposato con la sua Mary Jane, e il rapporto con lei sembra praticamente
ereditato dal ciclo di storie di Straczynski, con la bella modella rossa
presente con le sue preoccupazioni e partecipe quasi soltanto col ruolo di
casalinga disperata. Troveremo poi una Gatta Nera, erotica e brutale come non
mai e la visione cinica, e stupendamente realistica di ogni singola cosa vale
da sola il prezzo del biglietto.
La trama fila via veloce come se fossimo in un
film d’azione fatto bene, colma d’avvenimenti e con dentro tanti affezionati
clienti dell’Uomo Ragno, un racconto forte e deciso e che riesce ad
appassionare ad ogni pagina sempre di più. per quanto riguarda la parte visiva
mi è piaciuto molto Dodson che ha disegnato i primi 4 capitoli con uno stile
ottimo fatto di belle forme e scontri entusiasmanti, mentre il buon Frank Cho
che ha disegnato gli ultimi due capitoli mi è sembrato un po’ troppo insipido,
lontano anni luce dall’attuale Frank Cho visto ad esempio su Savage Wolverine. In
conclusione per quanto mi riguarda questo è must have per tutti i fottutissimi
fan del ragno più famoso del mondo perché è un interpretazione unica del
miglior prodotto della Marvel ed ora non ci resta che aspettare il secondo
volume, sperando che sia sorprendente come il primo!
Ora torna su e guarda sulla destra, c'è scritto "Unisciti al sito"! DIVENTA MEMBRO! ^^
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