Buuuuongiorno gente e bentornati sul Jojo's Comics Club! Sono passati un sacco di mesi dal mio ultimo post ma è finalmente arrivato il momento di rianimare il mio povero blog! Chi mi segue avrà notato che la pagina Facebook è tornata attiva da qualche settimana e inizialmente prevedevo di utilizzare solamente quella, portando i miei contenuti soltanto sul social network blu ma le funzioni limitate offerte da Zuckerberg sono un enorme peso. Nella fattispecie non riesco a sopportare l'idea di perdere le cose che scrivo, che siano piccole recensioni o qualsiasi altra cosa, prima o dopo vengono sotterrate, se capite cosa intendo, da tutti gli altri post che condivido. Quindi se avevo condiviso qualcosa d'interessante più di un mese fa, nessuno sarà più in grado di vederlo se non scorrendo per ore la home della pagina e non venitemi a parlare di album o hashtag perchè funziona tutto, veramente, ma veramente di merda. Quindi ecco perchè il blog torna attivo, perchè qui posso -e potete- ritrovare anche le vaccate più remote che scrivevo 3 anni fa e con le quali io stesso potrei trovarmi in disaccordo al momento. Comunque se questa premessa vi è sembrata troppo lunga allora tenevi forte perchè vi sto per parlare di un fumetto che è stato in lavorazione per ben 13 anni! è targato Dc Comics ed il protagonista è il Cavaliere Oscuro...sto parlando di Batman Europa!
Batman Europa è una mini-serie di 4 albi ripubblicata recentemente in un volume unico in Italia da RwLion al prezzo di 19,95€. Questa mini-serie è stata annunciata per la prima volta nel lontano 2004 e da quell'anno è sempre rimasta in sospeso in un indistinto limbo fra idea e realizzazione. Sono principalmente 4 gli autori che hanno lavorato a questo progetto, Matteo Casali e Brian Azzarello alla sceneggiatura e Jim Lee e Giuseppe Camuncoli ai disegni. Tutti nomi molto interessanti, con i due italiani ormai stabilmente impegnati tra Marvel e Dc e con Azzarello e Lee ormai riconosciuti dai fan come autori di primissimo livello, ci si poteva aspettare sicuramente una storia interessante come tante altre mini della Distinta Concorrenza...l'attesa sarà stata ripagata?
Batman e Joker alleati
per una volta, l'idea è già di per se allettante, aggiungiamoci poi che
i due debbano viaggiare fra alcune capitali europee in cerca di un
misterioso nemico che li ha infettati entrambi con un virus che li
ucciderà in 7 giorni ed è veramente lecito aspettarsi di divertirsi un sacco. Vedere il pipistrello e il clown insieme non è una cosa totalmente nuova, ma Casali e Azzarello sembrano
voler aggiungere qualcosa in più, al rapporto cinquantennale fra i due e
ci provano così, rendendoli uno indispensabile all'altro e viceversa. Batman,
ammalato per colpa del virus, non pensa di essere in grado di risolvere
questo mistero da solo ed è costretto ad allearsi con la sua nemesi, e
per il Joker è la stessa cosa se non peggio. Il problema però inizia proprio qui, tutte le situazioni tra i due sono troppo ragionate, perché se
ci sia aspetta che il detective più bravo del mondo faccia una scelta
sensata non è certamente la stessa cosa per quel folle del Joker. In alcune occasioni, dopo alcune vignette mi ritrovavo per un secondo a pensare se davvero il Joker che conosco si sarebbe comportato così in quella situazione.
Batman Europa
è un fumetto divertente, non annoia veramente mai e l'azione mista al
mistero con aggiunti gli stacchi tra una città e l'altra danno grande
velocità alla lettura e i pochi indizi disseminati qua
e la lasciano la porta completamente aperta ad un finale potenzialmente
shockante e pieno di colpi di scena. Purtroppo però non è così, perché seppur
il viaggio sia stato divertente nonostante qualche perplessità, il
finale è invece secondo me incredibilmente negativo. Vedete, il bello di
leggere Batman Europa è che finalmente (e ancora una volta) cala il personaggio nella realtà del nostro mondo. Perché può essere bellissima ed evocativa ma Gotham City
è lo stereotipo di una città inesistente e che per la maggiore non
riflette la realtà societaria o storica del nostro mondo. Il finale
sbaglia proprio in questo, non osa, dopo averci fatto leggere qualcosa
di originale ricade in una routine riciclata rivelando il nemico che si
cela dietro al virus iniettato ai
due protagonisti. Quel nemico misterioso poteva essere chiunque e
invece è il solito cattivo, ritirato fuori dalla solita rosa di
personaggi vecchia di 50 anni e che sembra sempre meno destinata ad
espandersi e leggendo la storia si vede, di come il finale è sempre
aperto fino all'ultimo come se nemmeno l'autore avesse deciso in
partenza dove andare a finire e si sia tenuto ogni possibilità aperta.
Questo è quanto, Batman Europa parte parlando della seconda guerra mondiale e finisce sbattendoci di peso in un mondo (di ormai poca) fantasia.
Sono rimasto particolarmente colpito dal terzo capitolo di questa mini, ambientato a Parigi e disegnato magnificamente da Diego Latorre che tramite la sua arte, è veramente riuscito a far percepire al lettore la malattia dei due protagonisti. Mi ha quasi ricordato il Dave McKean di Arkham Asylum e anche a livello di storia, le vicende della capitale francese sono indubbiamente il punto più alto del racconto dove il Joker ritrova un gran numero di seguaci e dove Batman per un secondo, sembra quasi cedere alla sua malattia. Questo capitolo così ben riuscito non fa altro che alzare le aspettative per il finale in arrivo, rendendo ancora più amara la delusione per quanto mi riguarda. Notevole ancora una volta Camuncoli, lo spider-disegnatore qui al lavoro con uno stile più pittorico che è davvero riuscito a sorprendermi, proprio in un momento in cui mi stavo stancando di lui dopo averlo visto troppo tempo su Amazing Spider-Man.
In conclusione, Batman Europa si rivela un incredibile occasione mancata. Si poteva osare di più, si poteva staccarsi ancora di più da quella Gotham e da quella routine che immancabilmente fa capolino nel finale riportando il lettore con i piedi per terra dopo una volata fuori dal consueto. L'originalità e la voglia di osare degli autori sembra essere colata a picco in un finale che poteva essere tranquillamente essere stato scelto a caso in mezzo ad altri molto simili fra di loro. Rimane, comunque, un lavoro notevole, migliore di moltissime saghe che siamo soliti leggere nelle serie regolari ma nettamente al di sotto di qualsiasi volume di pregio della Dc Comics.
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Jojo.
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