Buuuongiorno gente e bentornati sul Jojo’s Comics Club! oggi
con l’uscita del nuovo numero torniamo a parlare di uno dei fumetti giapponesi
che sta riscuotendo maggior successo nel corso degli ultimi anni, un manga
crudo e violento, pieno di mistero, sto parlando de L’attacco dei giganti!
L’attacco dei giganti 11, Shingeki No Kyojin, se siete dei
puristi e vi piace di più il titolo originale, è un manga scritto e disegno
male da Hajime Isayama che riesce ancora una volta a sorprendere i suoi lettori
con questa ennesima uscita che tra l’altro la Planet Manga propone con due
diverse cover. Lo scorso numero si era concluso con un incredibile rivelazione,
alcuni giganti erano infiltrati nel 104° corpo di addestramento reclute,
infatti Annie, Reiner e Berthold si sono rivelati essere nell’ordine: il
gigante femmina, il gigante corazzato e il gigante colossale. Una scoperta che
mi ha stupito e al tempo stesso un pochino schifato. Ho amato questo manga
inizialmente perché sembrava essere umani contro entità superiori, dei giganti
appunto. Poi quando si è cominciato a vedere Eren, il protagonista,
trasformarsi in un gigante si è cominciato a fiutare che probabilmente altri
ragazzi potessero avere questo potere fino ad arrivare a pensare, adesso, che
tutto alla fine potrebbe semplicemente rivelarsi un ennesima guerra fra umani,
con poteri speciali.
Diciamo che per come la vedo io tutto questo ha fatto
perdere un pochino di fascino in generale alla storia nonostante i colpi di
scena siano stati graditi e di grande impatto. In questo 11° volume per tutto
il tempo la costante è il fattore “non ci sto capendo una minchia”, nel senso
che c’è poco da capire in realtà, ma non si capisce quello che sta dietro
tutto. Insomma questi ragazzi, infiltrati, si scopre che sono dei giganti e qui
assistiamo allo scontro fra i cattivi ed Eren, uno scontro bello e coinvolgente
ma per adesso ancora privo di significato, è soltanto il bene contro il male
senza ben capire cos’è che il male vuole esattamente. Oltre lo scontro fra i
giganti il resto del volumetto è il nulla, discorsi vagamente non-sense che
sembrano li li per arrivare al punto ma non ci arrivano mai, a mantenere un
costante senso di mistero sulla storia e a lasciare il lettore costantemente spaesato.
I disegni sono sempre quelli, quei disegni che al primo numero ti hanno fatto
imprecare dallo sconcerto e che poi andando avanti ti sembravano migliori e hai
cominciato a pensare che forse è un tratto adatto per una storia del genere, ma
in fondo ogni volta che apri un volume quella mezza bestemmia ti parte ancora. Io
non riesco a fare a meno d’immaginare questo manga disegnato da qualcun altro,
ma va bè. L’attacco dei giganti è ancora una volta una garanzia come violenza e
arti staccati e continua a mantenere quell’alone di mistero e incertezza
che non può far altro che guidarti in
fumetteria per comprare il numero successivo, sono curioso di magari provare a
capire vagamente quello che sta succedendo. Numero 12 in vendita a luglio…
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