Buuuongiorno gente e bentornati sul Jojo’s Comics Club!!
Come ogni mese si torna dall’edicola, si legge e si scrive di quel personaggio
tanto amato quanto recentemente criticato, quello con la giacca e nera e la
camicia rossa, che a fare il cosplay poi sono buoni tutti, parlo logicamente
dell’indagatore dell’incubo e questo è Dylan Dog 332, Destinato alla terra.
Dylan Dog 332, Destinato alla terra, numero che da pochi
giorni possiamo trovare in edicola insieme al 12° Color fest e che come sta succedendo da tempo, colpisce
già dalla copertina, nulla di eclatante o incredibilmente profondo ma un Dylan
visto da un prospettiva davvero interessante, il maestro Angelo Stano, storico
copertinista dylaniato ultimamente non ne sbaglia una. Ma passiamo al racconto,
testi di Giuseppe De Nardo, quell’autore che aveva scritto L’occhio di Balor,
la storia forse più bella del 2013 ma aveva scritto soprattutto La dea madre, un
numero abbastanza dimenticabile e forse insignificante per voi, ma un numero
fondamentale per me in quanto è stato il mio primissimo Dylan Dog e da quello
in poi non ho più smesso di comprare questa serie,e di recuperare tutti i
numeri che mi ero perso negl’anni passati. I disegni invece sono di Luca Dell’Uomo,
un disegnatore che per adesso non mi riporta grandi ricordi alla mente.
L’albo
si apre con un Dylan Dog straziato, rapito, prigioniero di chissà quale incubo
o di quale insana mente malata, salvo poi scoprire che la storia è raccontata
tramite paradossi temporali e mentali. Ancora una volta presente la morte, non
tanto come elemento cruciale o conseguenza di qualcosa ma proprio come
personaggio tangibile e leggibile, proprio come nel numero dello scorso mese,
anche se qui, per dirla in maniera cinematografica, fa quasi solo un cameo. Il problema
in generale dell’albo è che inizialmente ti sembra prendere una strada e
successivamente la trama si sviluppa in un modo un pochino diverso da quello
che si poteva pensare per poi infine prendere una piega completamente diversa
da quella accennata. Insomma se parlo di problema e di difetti capirete subito
che questo numero non mi è piaciuto particolarmente, mi da l’aria di essere una
cosa sconclusionata con elementi messi la in maniera poco utile, inseriti e
abbandonati a loro stessi. Ci sono spunti horror e splatter veramente ottimi e
incredibili, da roba horror cazzuta proprio che appena li vedi ti viene da
pensare che sto 332 te lo ricorderai per un bel po’ di tempo, ma quando finisci
di leggerlo lo prendi e lo butti nel dimenticatoio, decisamente troppo pieno. Tanti
elementi, tanti personaggi e tante idee, tante situazioni secondo me ottime ma
che alla fine vengono amalgamate male e concludono in una colossale occasione
mancata, ma forse pure di poco. I disegni sono veramente buoni, alcune scene
possono soltanto fare godere gli appassionati delle opere più crude,
semplicemente un peccato.
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