Buuuuuuuongiorno gente! E bentornati sul Jojo’s Comics Club!
Oggi si parla di manga, si parla di un manga che ha fatto breccia nel cuore di
molti, di un manga che finalmente ho cominciato a leggere, Buonanotte, Punpun
di Inio Asano.
Buonanotte, Punpun è un manga seinen pubblicato da Shogakukan
nel 2007 arrivato in Italia grazie a Planet Manga. Sono all’attivo 11 volumi e
io sono appena al 1°, c’è tempo di recuperarli comunque, anche perché la serie
si concluderà col numero 14, il prossimo anno. Il protagonista è Punpun,
disegnato con le fattezze di un uccellino stilizzato, apparte questo è un
bambino normale, va a scuola, sogna, conosce una bella bimba di nome Aiko, ma
la vita di Punpun sembra scontrarsi con delle cose che ancora non conosce e che
andrà a scoprire grazie anche all’aiuto dei suoi piccoli amici.
Inio Asano già
su questo primo numero dimostra che se hai talento e testa, puoi scrivere una
storia matura, anche senza metterci in mezzo tette culi e fiumi di sangue,
riesce a scrivere una storia profonda e metaforica con protagonista la vita di
un uccellino e di alcuni bambini. Sono molto molto molto curioso di leggere i
prossimi numeri anche per vedere se il resto del mondo si accorge che Punpun
non ha l’aspetto di un bambino, anche se credo sia stato fatto cosi in modo
che chiunque si possa immedesimare in lui, così come chiunque si può immedesimare
nei suoi problemi, o i piu grandi magari da quei problemi ci sono già passati. È un
manga che fa pensare molto, il tratto di Inio Asano è qualcosa di a dir poco
spettacolare, alterna vignette complesse e straricche di particolari con primi
piani stupendi e in mezzo a questo mondo bellissimo ci trovi un protagonista
disegnato stilizzato, un genio di uomo. Punpun tra l’altro sembra che non parli
nemmeno, i suoi pensieri sono espressi in didascalie, cosi come le sue poche
parole, sembra come raccontato dalla voce fuori campo dell’autore. Genio. Durante
il racconto si trovano anche delle cose diciamo strane, dei comportamenti
strani, spesso degli adulti, come ad esempio il professore che pacatamente dice
a Punpun che se non fa i compiti gli spezza il collo oppure il preside che non
avendo niente da fare si mette a giocare a nascondino, sono curioso di vedere
come si evolve questa cosa e ho una mia opinione sul perché di queste cose ma
la dirò più avanti se troverò conferma nei prossimi numeri. Asano ci butta
dentro temi delicati come la morte, la
religione e la scoperta del sesso, ma il tutto sempre visto con gli occhi di
Punpun e dei bambini, impossibile non innamorarsi di questo racconto.
Avevo già
letto What a wonderfoul world, di sto genio di Asano e adesso recupero tutte le
sue storie perché ho amato ogni singola vignetta di quel che ho letto di suo. In
questo primo numero a Punpun si creano dei problemi famigliari, lui da bambino qual'è non capisce ancora quello che accade realmente in casa mentre al lettore
viene fatto chiaramente capire. Si ritrova a vivere con zio Yuichi, anch’esso
stilizzato come tutta la famiglia di Punpun, un uomo disoccupato, in pratica un
fallito, a cui il protagonista è molto legato. I bambini che si trovano nel
manga sono ancora nella fase di amore e odio con l’altro sesso, non ne vogliono
sapere delle bambine ma appena una di loro si dichiara filano da lei. Cercano di
andare a vedere da un loro amico una cosidetta casetta di un film “puorno”,
cosi lo chiamato, ma quando finalmente riesco a vedere la cassetta a casa di
Punpun, dopo pochi secondi di visione ci trovano un videomessaggio lasciato da
un suicida che ha ucciso i suo genitori, e ha qualcosa da offrire a chi sarà
coraggioso. Si parla anche delle differenze fra le religioni, con la piccola
Aiko, costretta ad andare di casa in casa, stile testimoni di geova, a
professare il suo strambo credo. Davvero un manga zeppo di idee, critiche, fantasia,
non vedo l’ora di proseguire la lettura….
Jojo.
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