Dylan Dog 337, Spazio Profondo sancisce l'inizio della fase due del ringiovanimento della serie da parte di Roberto Recchioni, come ho detto nell'introduzione lui si prende tutte le responsabilità di questo punto cruciale della serie scrivendo lui stesso, la storia di questo mese. L'autore non ha paura quindi di metterci la faccia al 100%, esponendosi unicamente, al giudizio dei lettori. L'albo come detto, è scritto da Recchioni per i disegni di Nicola Mari, ed eccezionalmente viene pubblicato totalmente a colori, colori a cura di Lorenzo De Fenici. Ma bando alle ciance, questo 337 tanto atteso e annunciato, mi è piaciuto? Si, e no. Molto più si che no in realtà ma quel piccolo no c'è, e fa la sua parte pure lui.
Perchè si? si, perchè Spazio Profondo è una storia molto interessante e divertente, e abbastanza atipica perchè non è la classica storia dove qualche pover uomo va a suonare a Craver Road 7, ma è quel tipo di storia dove l'indagatore dell'incubo è veramente coinvolto in prima persona nelle vicende, non indaga sul dramma di qualcun'altro ma si ritrova lui stesso al centro del horrore. Lettura che non annoia mai, se non per un paio di doverosi spiegoni iniziali visto che sarà facile a volte sentirsi spaesati, come nello spazio, visto che il racconto si svolge in cielo, in un tempo non precisato, in una realtà, non specificata. Tutto questo mistero non fa altro che giovare alla trama creando sempre più aspettative e confusione nel lettore nel seguire Dylan a spasso per una nave spaziale abbandonata e infetta, un pochino alla Dead Space, con la differenza che qui non c'è quella morbosa strizza, causata dall'inquietante solitudine. Non è il solito Dylan Dog, ma realmente...no intendo proprio non è il solito Dylan Dog, ma dentro di se ha l'anima del nostro amato eroe in camicia rossa. L'horror c'è, ci sono un paio di scene spatter, il mistero c'è e pure tanto e poi troviamo pure quel finale che a me fa impazzire, quel finale che non è un finale, che racconta ma non spiega nulla e ti lascia nel dubbio. Quelle come questa, sono le storie di Dylan Dog che preferisco, quelle metafisiche, all'interno di un sogno, di un incubo o di un universo parallello, o direttamente in un altra dimesione a spezzare la monotonia.
Perchè invece no?, no perchè...questa storia è un pò una furbata secondo me, perchè i classici elementi che solitamente contraddistiguono la serie sono venuti a mancare, ed è sicuramente facile anche solo essere apprezzati per avere spezzato la monotonia degli albi precedenti con qualcosa di così atipico e originale. Questo è un albo veramente bello, e mi è piaciuto proprio tanto ma quando si ritornerà alla normalità, a Craver Road 7 a montare il galeone, con qualcuno che suona al campanello portando un mistero da risolvere, sarà la, il vero banco di prova per questo nuovo Dylan Dog. Per carità poi...forse parlo da cliente affezzionato ai molti clichè Dylaniati, forse appaio troppo conservatore ma la verità è che se tutti gli albi fossero impostati come questo, sarei decisamente felice, ma penso che non sarà così. Di questo 337 non mi sono piaciute un paio di scene eccessivamente trash, e la fortuna sfacciata dell'old boy, troppo sfacciata. Nicola Mari si rivela come sempre un ottimo artista anche se è parecchio in basso nella mia personale classifica dei disegnatori che preferisco su questa serie, e i colori di De Fenici su di lui non mi sono piaciuti tantissimo, ma ci stanno. In conclusione un albo decisamente promosso per idee e contenuti ma non è sicuramente questo l'inizio del ringiovanimento. é soltanto una bella storia ma il vero albo che sancirà le novità e i cambiamenti, sarà il prossimo, e da li in poi. Non mi fregate...e al prossimo mese! ah dimenticavo, per adesso...complimenti.
ps. sono distrutto dalla stanchezza e dal raffredore, spero di essere riuscito a esprimere bene le mie idee, e a non fare più errori ortografici del solito :D
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