Buuuuongiorno gente e bentornati sul Jojo’s Comics Club!
oggi niente Spiderman e cazzoni vari, oggi si parla ancora una volta di una
autore spagnolo che con la splendida graphic novel intitolata Rughe, ha
deliziato i fan dei fumetti, vincendo premi su premi, lecito quindi quando ti
capita sotto gl’occhi un fumetto col suo nome, buttarsi speranzosi all’acquisto!
parlo di Paco Roca, e questo è Il faro!
Il faro è una graphic novel pubblicata nel 2006 e
ripubblicata nel 2012 da Tunuè, in poche pagine Paco Roca riesce a ricreare un
ottimo racconto, ambientato in Spagna durante la guerra civile degl’anni 30. Un
soldato giovanissimo scappa al nemico e trova rifugio in un faro, sulla riva
del mare. Francisco, cosi si chiama il giovane, nel faro farà la conoscenza di
Telmo, l’anziano guardiano, un uomo sempre sorridente e ottimista, con un
carattere completamente opposto a quello del soldato, impeccabile e freddo come
deve essere un militare. Inconfondibile lo stile di disegno e di narrazione dell’autore
spagnolo, che ancora una volta come in Rughe va a contrapporre personaggi con
caratteri forti e molto diversi tra loro così come va ancora a contrapporre la
realtà con la fantasia.
Il disegno è come sempre semplice, pulito, non molte
linee ma tutte messe al posto giusto e questa volta la storia è in bianco e
nero. Un bianco e nero per dire la verità non molto marcato ma che risulta
molto cupo, probabilmente per meglio rappresentare una storia che si svolge in
uno scenario tragico come quello di un conflitto armato. Anche in questo
romanzo grafico c’è tanta crudeltà, come potrebbe non esserci, ma ci son anche
tanti sogni e tanto ottimismo, a conferma ancora dello stile unico dell’autore
capace di scatenare emozioni contrastanti nel lettore. Questo contrasto come
detto, viene rappresentato benissimo da i due personaggi che troviamo nella
storia, uno costretto a vivere nella paura, e nella drammaticità del mondo
reale e uno invece che vive nei suoi sogni, a modo completamente suo. Il finale
è triste e felice al tempo stesso, lascia un po’ l’amaro in bocca e vuole dare
una morale di fondo sulla quale riflettere. In conclusione posso dire di essere
veramente soddisfatto di aver preso questo fumetto, mi sto innamorando sempre
di più di questo autore capace di trattare a modo suo tematiche e scenari
veramente brutti e dolorosi, dei fumetti che tutti dovrebbero leggere. Non
voglio generalizzare ma purtroppo fra i lettori questo genere di opere non è
seguito e apprezzato da tutti, la gente vuole vedere i supereroi immortali
delle grandi aziende, vuole vedere ninja e eroi di universi immaginari, andando
spesso a scartare qualcosa che parla di vita vera, di tematiche fondamentali e
importanti, il fumetto viene spesso pensato come giapponese o americano, ma c’è
molto, molto di più e da un po’ di tempo sto cominciando a scoprirlo…
E VOI COSA NE PENSATE?
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Jojo,
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