Buuuuongiorno gente e bentornati sul Jojo’s Comics Club!Oggi
voglio parlarvi di una storia di guerra, di una serie di storie di guerra che
comincia da questo particolare albo, scritta da un autore che adoro e del quale
ho letto parecchie storie e vedrete che da oggi in poi sarà una presenza molto
più fissa in questo piccolo blog, parlo di Garth Ennis e questo è il suo
Battlefields 1: Le streghe della notte.
Inanzitutto, che cos’è Battlefields? È un serie, che in ogni
numero raccoglie una miniserie americana di 3 numeri scritta da Garth Ennis, e
in ogni mini serie troviamo un racconto di guerra autoconclusivo. Pubblicato da
Magic Press in un formato simil 100%Marvel al prezzo di circa 10 euro. Ogni storia
vede al timone lo scrittore irlandese mentre ai disegni c’è sempre qualcuno di
diverso, per questo primo numero abbiamo Russ Braun, una vecchia conoscenza
della Vertigo. In questo primo numero, Ennis, ci racconta la sua visione de Le
streghe di notte, un gruppo di aviatrici russe divenute famose durante la
seconda guerra mondiale per i loro bombardamenti notturni a motore spento sulle
truppe naziste che stavano occupando la Russia.
Ennis con questa storia crea
una sorta di tributo a questo gruppo di coraggiose donne, screditate da tutti i
soldati uomini. Questa storia in generale è proprio un tributo alle donne in guerra,
infatti questo scrittore è un grande appassionato di storie di guerra ed è
rimasto scioccato quando uno dei suoi autori preferiti a sminuito del tutto il
ruolo delle donne in guerra andando di fatto a contrapporsi ad altri testi che
invece evidenziavano e marcavano proprio i gesti delle soldatesse russe. Una
storia che mi incuriosiva in quanto non mi era mai capitato di leggere un
fumetto con un ambientazione simile, e poi ero stuzzicato dall’idea di leggere
qualche storia recente di Ennis, questa è del 2011, e non fatevi ingannare da
The Boys perché è stato pubblicato nel 2004. La storia viene presentata in modo
molto sapiente, con continui salti fra le due fazioni, assistiamo in
particolare alla vicende di una squadra di nazisti, andando a leggere i
pensieri di un uomo che combatte ma col cuore si dissocia completamente da
tutto quello che sta accadendo, desideroso soltanto di tornarsene a casa.
Dall’altra parte invece assistiamo al difficile ambientamento della donne nella
fazione russa, a cui vengono dati degl’arerei scassoni, vecchio modello, a
segno ancora di più della poco fiducia dei soldati uomini nei loro confronti.
Andremo ad assistere a scene molto cruente raccontante col classico stile di
Ennis senza però quel macabro umorismo che distingue parecchie sue opere.
Una
storia secondo me molto profonda e interessante, ma che vi lascerà a bocca
aperta in più punti rendendola di fatto una storia non adatta a persone molto
sensibili, ma d’altronde nemmeno la guerra è adatta alle persone molto sensibili.
I disegni di Russ Braun mi hanno a tratti ricordato i disegni di Darick
Robertson e a tratti quelli di Steve Dillon, una tratto non molto particolare
ma pulito, ordinato e piacevole da vedere. Sicuramente proseguirò nella lettura
degl’altri volumi….
E VOI COSA NE PENSATE?
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Jojo,
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