giovedì 14 novembre 2013

Battlefields 1 - Le Streghe di notte - Tributo alle Truppe



Buuuuongiorno gente e bentornati sul Jojo’s Comics Club!Oggi voglio parlarvi di una storia di guerra, di una serie di storie di guerra che comincia da questo particolare albo, scritta da un autore che adoro e del quale ho letto parecchie storie e vedrete che da oggi in poi sarà una presenza molto più fissa in questo piccolo blog, parlo di Garth Ennis e questo è il suo Battlefields 1: Le streghe della notte.



Inanzitutto, che cos’è Battlefields? È un serie, che in ogni numero raccoglie una miniserie americana di 3 numeri scritta da Garth Ennis, e in ogni mini serie troviamo un racconto di guerra autoconclusivo. Pubblicato da Magic Press in un formato simil 100%Marvel al prezzo di circa 10 euro. Ogni storia vede al timone lo scrittore irlandese mentre ai disegni c’è sempre qualcuno di diverso, per questo primo numero abbiamo Russ Braun, una vecchia conoscenza della Vertigo. In questo primo numero, Ennis, ci racconta la sua visione de Le streghe di notte, un gruppo di aviatrici russe divenute famose durante la seconda guerra mondiale per i loro bombardamenti notturni a motore spento sulle truppe naziste che stavano occupando la Russia

Ennis con questa storia crea una sorta di tributo a questo gruppo di coraggiose donne, screditate da tutti i soldati uomini. Questa storia in generale è proprio un tributo alle donne in guerra, infatti questo scrittore è un grande appassionato di storie di guerra ed è rimasto scioccato quando uno dei suoi autori preferiti a sminuito del tutto il ruolo delle donne in guerra andando di fatto a contrapporsi ad altri testi che invece evidenziavano e marcavano proprio i gesti delle soldatesse russe. Una storia che mi incuriosiva in quanto non mi era mai capitato di leggere un fumetto con un ambientazione simile, e poi ero stuzzicato dall’idea di leggere qualche storia recente di Ennis, questa è del 2011, e non fatevi ingannare da The Boys perché è stato pubblicato nel 2004. La storia viene presentata in modo molto sapiente, con continui salti fra le due fazioni, assistiamo in particolare alla vicende di una squadra di nazisti, andando a leggere i pensieri di un uomo che combatte ma col cuore si dissocia completamente da tutto quello che sta accadendo, desideroso soltanto di tornarsene a casa. Dall’altra parte invece assistiamo al difficile ambientamento della donne nella fazione russa, a cui vengono dati degl’arerei scassoni, vecchio modello, a segno ancora di più della poco fiducia dei soldati uomini nei loro confronti. Andremo ad assistere a scene molto cruente raccontante col classico stile di Ennis senza però quel macabro umorismo che distingue parecchie sue opere. 
Una storia secondo me molto profonda e interessante, ma che vi lascerà a bocca aperta in più punti rendendola di fatto una storia non adatta a persone molto sensibili, ma d’altronde nemmeno la guerra è adatta alle persone molto sensibili. I disegni di Russ Braun mi hanno a tratti ricordato i disegni di Darick Robertson e a tratti quelli di Steve Dillon, una tratto non molto particolare ma pulito, ordinato e piacevole da vedere. Sicuramente proseguirò nella lettura degl’altri volumi….



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