martedì 7 luglio 2015

We stand on guard #1 - Buona la prima.

Buuuongiorno gente e bentornati sul Jojo's Comics Club! Oggi vi voglio rapidamente parlare di un nuovo fumetto americano, edito da Image Comics e scritto da uno dei miei autori preferiti, sto parlando di We stand on guard!



We stand on guard, numero 1 di questa nuova serie Image Comics scritta da quel geniaccio di Brian K. Vaughan, già conosciutissimo per il best seller Saga ma anche per altri lavori come Y - L'ultimo uomo ed Ex-Machina. Senza tanti giri di parole, ho comprato questo fumetto perchè è scritto da Vaughan, ma giuro, non avevo nemmeno idea di quale fossa la trama. Quella che ho scoperto essere la trama è molto semplice, o almeno così potrebbe sembrare da come ve la descriverò. L'albo si apre a Ottawa, in Ontario, Canada, nel 2112 quando da quello che riporta un notiziario avviene un attentato alla Casa Bianca

Subito dopo, gli Stati Uniti attaccano il Canada in maniera massiccia e da li ci ritroviamo nel 2124, a conoscere la nostra protagonista in un mondo ingnoto, dove imperversa ancora il conflitto fra le due fazioni. Ma non finisce qui, perchè il mondo creato da Vaughan è parecchio strano a livello di idee e lo sembrava già pure nel 2112. Ancora una volta questo autore come in Saga, catapulta il lettore in un mondo che non conosce e non ci pensa nemmeno a togliervi subito la curiosità, spiegando qualcosa di più a riguardo, ma lascia invece, tutti quanti sulle spine e pure belli confusi. La storia è da subito molto intrigante e appassionante e ci riserva già qualche colpo di scena inaspettato. Non ci si fa problemi a mostare qualche scena cruda e la narrazzione è molto rapida. Il conflitto manco a diro è molto futuristico ma la cosa che mi è piaciuta di più è questa assenza di informazioni che rende tutto una scoperta. La realizzazione dei disegni è affidata a Steve Skroce che crea delle tavole molto chiare lavorando sempre con linee molto pulite e decise e da quasi sempre uno sfondo ai vari riquadri, apparte per alcuni primi piani e questo giova ovviamente tantissimo all'ambientazione che viene resa più tangibile. Ai colori c'è un certo pluri Eisner Award Winner chiamato Matt Hollingsworth e quindi che ve lo dico a fare che è tutto tinteggiato da dio? 


Difetti? un paio, forse. A livello grafico le ultime pagine sono un pò in calando nel senso che in una discussione gli sfondi, tanto belli fino ad allora, spariscono e il tutto sembra accaddere in un limbo di sfondi con colori presi a caso dalla tavolozza ma nel complesso generale ci sta e alla fine l'albo nella sua totalità si può sicuramente definire una bellezza. Magari andavano di fretta per conclure questo primo capitolo e per questo i disegni sono più semplici sul finale, chissà. Il secondo difetto, è che succedono molte cose, sisi è un bene lo so, ma c'è anche il rovescio della medaglia, e cioè che non è emersa per nulla la caratterizzazione dei personaggi che risultano tutti molto anonimi, se non per qualcuno facilmente ricordabile per qualche tratto molto marcato, tipo un certo fan di Superman o uno che parla solo francese. Spero, e do per scontato che sia cosi, che nei prossimi numeri si approfondisca anche questo insieme ad una trama che avrà indubbiamente molto da svelare. 

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