mercoledì 8 luglio 2015

Red Hood & Arsenal #1 - Le cose a caso.

Buuuuongiorno gente e bentornati sul Jojo's Comics Club! Avete presente quando uno si mette a comprare delle cose completamente a caso? Tipo entri in fumetteria vedi una copertina carina, un bel numero uno stampato sopra, dei personaggi secondari della Dc Comics e scritto e disegnato da due perfetti sconosciuti con un nome che non avevi mai sentito, e dici, perchè non comprarlo? Bè, per un sacco di ragioni in realtà...ma ormai è troppo tardi, sto parlando di Red Hood e Arsenal!



Red Hood e Arsenal, numero 1 di questa nuova serie che vede questi due insieme ancora una volta! Allora da quel che so Red Hood e Arsenal fino a qualche tempo fa formavano un trio insieme a Starfire e avevo letto una storia in solitaria con Arsenal protagonista, tipo sullo spillato di Flash, può essere? Eh insomma seppur quella storia era il classico riempitivo di poche pagine fatte con poche idee, mi aveva comunque incuriosito un pelino, visto che ho apprezzato molto la reincarnazione di Roy Harper sul serial Arrow, targato Cw e allora ancora una volta, perchè no? Un numero uno non si nega a nessuna serie! 

E allora buttiamo i soldi allegramente! Avete presente quando esce un fumetto con grosse aspettative ma che in realtà si rivela brutto, e la gente sui forum o su facebook commenta dicendo "è la merda, confezionata bene", ecco, questo invece è la merda confezionata male. Il fumetto si apre con Roy in missione solitaria, sta tenendo d'occhio uno scambio nel deserto fatto per ragioni prettamente politiche e le cose si metteranno indubbiamente male, così quel simpaticone del piccolo Freccia Rossa fra dilemmi interiori pensati e parlati si mette al lavoro, con un arsenale di gadget mica da poco. Insomma io credo che sia qualcosa di psicologicamente illecito pubblicare un fumetto così tanto brutto, è noioso e pesante da leggere e ogni due secondi mi chiedevo per qualche cavolo di ragione ho comprato sta roba. La trama messa in piedi da Scott Lobdell è scialba e serve soltanto per unire ancora in qualche modo sti due e farli diventare un duo ma non sembra essere qualcosa di portante, per le prossime uscite. I disegni di Denis Medri sono secondo me terribili da guardare e ci sono anche un paio di passaggi confusi proprio a livello di vignette, del tipo che non si capisce cosa stia succedendo o chi stia parlando, peccato perchè vedendo altri suoi lavori in rete si può percepire un indubbio talento. Numero uno bocciato su tutti i fronti e numero due che non prenderò mai nemmeno in mano in fumetteria, questo lo appenderò nella mia camera e ci scriverò vicino, "Ricorda di non comprare i fumetti a caso", ma tanto lo farò ancora sicuramente...a volte hai pure delle belle sorprese, raramente, ma forse alla fine varrà la pena rischiare. 

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