L'ultima puntata di Arrow, la 17° di questa terza stagione è stata ancora una volta una grossa sorpresa, in positivo, ma incredibilmente, anche in negativo. Il personaggio di Oliver Queen da alcuni episodi a questa parte si è evoluto diventando in alcune situazioni un eroe molto controverso, salvando Malcom Merlyn per il bene di sua sorella dimenticando però che l'ex-membro della Lega Degli Assassini è stato il villain di tutta la prima stagione, che durante l'atto finale della sua personale crociata ha sterminato centinaia di persone a Starling City, tra le quali il suo stesso figlio, e amico fraterno di Ollie. L'evoluzione del Freccia Verde del piccolo schermo è partita da lontanto, da antieroe che giustizia i criminali, fino a diventare un eroe con una morale più scontata e finendo poi per fare semplicemente i suoi interessi dimenticando completamente un passato ancora molto presente. L'ultimo episodio, che in Italia deve ancora uscire è veramente molto ricco, col il team Arrow alle prese con Ras'Al Ghul, A.T.O.M. e con Diggle che dopo il secondo matrimonio con Lyla si ritrova a vivere una luna di miele decisamente poco comune, venendo mandato in missione da Amanda Waller.
Ritorna infatti la Suicide Squad che orfana di alcuni suoi componenti arruola Carrie Cutter e regredisce ad un noioso quartetto dove l'unico personaggio che spicca, oltre ovviamente a Diggle, è Deadshot! Una parte della puntata sarà infatti dedicata a questo infallibie cecchino, dove ci sarà raccontato, in soldoni, il passato di questo villain. Episodio buono, promosso nonostante alcuni punti della trama, come già detto in passato, cominciano a scricchiolare un pochino. Ma mi voglio soffermare proprio su Deadshot, un volto ambiguo di questa serie tv, che spesso si è ritrovato faccia a faccia con Dig, al quale ha ucciso il fratello. Era sicuramente un personaggio dall'ottimo potenziale e dico "era" appunto perchè alla fine di questo diciasettesimo episodio, Deatshot si sacrifica eroicamente per salvare la vita al resto della Suicide Squad. Un sacrificio reso malissimo, uno dei punti potenzialmente migliori della serie viene realizzato in maniera pessima, una grandissima occasione sprecata. Una cosa sulla quale non si può far altro che stendere un velo pietoso, visto l'enorme potenziale che potevano avere le sue apparizioni per il futuro della serie, o per il passato magari, per fare qualche collegamento al fratello di Diggle.
Ma la cosa veramente importante che esce da tutto questo, è che non è la trama di questo telefilm a scricchiolare ma bensì l'intero progetto Dc Comics. Come ben sappiamo la Marvel ha deciso di realizzare un solo universo, il Marvel Cinematic Universe, dove film e serie tv esistono nello stesso mondo e sono collegate da un sottile ma indistruttibile filo...invece i film della Dc Comics sono completamente slegati dai prodotti del piccolo schermo. Deadshot, come conferma il produttore Marc Guggenheim, è stato fatto fuori per non creare confusione visto che l'anno prossimo arriverà al cinema il film sulla Suicide Squad, che manco a dirlo sarà completamente diversa da quella conosciuta in Arrow, con Will Smith a interpretare Deadshot. La Dc sembrerebbe aver attuato questa mossa per non creare confusione negli spettatori meno assidui che si vedrebbero lo stesso personaggio in due trasposizioni diverse, con due diversi attori e una storia probabilmente con qualche punto in comune. Quindi Deadshot è ufficialmente la prima vittima del progetto Dc, che seppur sia ancora soltanto all'inizio sta incominciando a mostrare da subito i suoi lati positivi e negativi. Ora i fan si chiedono giustamente una cosa molto importante... visto che per il 2018 è stato annunciato anche il film di The Flash, (e la sua presenza è confermata nel film della Justice League del 2017) questo vuol dire che la serie tv andrà a concludersi molto presto nonostante il suo successo? La Dc vuole davvero avere due Flash diversi nello stesso momento, completamente slegati l'uno dall'altro e cadere irrimediabilmente in paragoni e deja-vu? come si muoverà la major americana? ai posteri l'ardua sentenza...
Un saluto alle talpe del HYDRA che seguono il blog in incognito.
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