Buuuuongiorno gente e bentornati sul Jojo’s Comics Club!
Oggi in concomitanza con la consueta uscita mensile eccomi che torno a parlare
della mia serie italiana preferita, sto parlando ovviamente del caro vecchio
old boy, questo è Dylan Dog 334, La paga dell’inferno!
Dylan Dog 334, La paga dell’infermo. Testi di Giovanni Di
Gregorio e disegni Daniele Bigliardo. Dopo il bellissimo numero dello scorso
mese, definito da me e da molti come uno dei migliori Dylan Dog degli ultimi
anni, eccomi di nuovo qui a parlare della nuova uscita, che a lettura finita e
a mente fredda si può definire quasi come l’opposto del numero precedente.
Ritorna ancora una volta il tanto odiato trash, odiato da me ma gradito da
molti e sempre presente in molte forme e maniera nelle storie dell’indagatore
dell’incubo. Odio il trash, ma lo amo quando è fatto bene come ne I conigli
rosa uccidono, lo odio quando sembra buttato a caso come su Trash Island e pure
in questo numero le cose sono messe un pochino la, così a stupire il lettore
con scelte stilistiche al limite della stramberia.
C’è un serial killer in
circolazione ma che non uccide i vivi, bensì i morti all’infermo. Per Dylan Dog
un indagine ancora più inconsueta del solito, visto che dovrà indagare fra
Londra e l’inferno, fra la vita e la morte, davanti alle facce sbigottite del
medico che lo segue, che non sa come spiegarsi le continue morti e resurrezioni
di Dylan. Una storia che sinceramente mi ha molto annoiato, l' ho trovata pesante
e priva di mordente, il nemico per tutta la storia c’è ma è intangibile, quasi
inesistente e il racconto è quasi sempre privo di colpi di scena e non riesce ad
appassionare il lettore. Una lettura abbastanza pesante, che non sembra finire
mai. Dopo aver fatto centro con il numero precedente questa volta invece la
Bonelli manca il bersaglio di un bel paio di chilometri, e questi numeri dove
l’indagatore dell’incubo indaga e basta come un comune investigatore hanno
decisamente stufato. Ok ci hanno buttato dentro un inferno di stramberie e
tutte le morti sono rese in maniera abbastanza splatter, ma se non fosse per
questi elementi ci troveremmo a seguire un ennesimo episodio de La signora in
giallo. I lettori di Dylan Dog vogliono horror, non voglio un detective che
indaga, nessuno ha voglia di leggere un Dylan Dog del genere e mi dispiace
essere duro col mio personaggio italiano preferito, perché mi ha dato tante
gioie, ma anche questa volta il buco nell’acqua è di dimensioni bibliche. I
disegni di Bigliardo si salvano dal voto negativo generale ma purtroppo sto
mese ci si mette pure il maestro Angelo Stano, da me molto amato, con una
copertina molto meno ispirata delle precedenti. Un numero da dimenticare in
fretta. E per fortuna.
Ora torna su e guarda sulla destra, c'è scritto "Unisciti al sito"! DIVENTA MEMBRO! ^^
"I lettori di Dylan Dog [...] non voglio un detective che indaga, nessuno ha voglia di leggere un Dylan Dog del genere"
RispondiEliminaMi trovo in totale disaccordo. D'altronde Dylan Dog è "l'indagatore dell' incubo", mica "l'ammazzamostri" o "l'acchiappafantasmi".
Questo numero mi è piaciuto molto. E' sicuramente il più bello che ho letto ultimamente.
Non il più bello di sempre perchè nei tempi antichi hanno fatto anche di molto meglio, ma non male comunque :)
Certo è l'indagatore dell'incubo, ma non è un giallo, è un horror...l'investigazione dovrebbe essere la cosa se vuoi "minore" di una storia horror, almeno secondo me :)
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