Buuuongiorno gente e bentornati sul Jojo’s Comics Club! oggi
vi voglio parlare di un fumetto americano che mi ha davvero colpito, scritto
dal canadese Jeff Lemire, un autore che sto apprezzando molto e del quale sto
comprando praticamente ogni cosa che trovo, e questo è il suo Sweet Tooth!
Sweet Tooth, In cattività, questo è il secondo numero (tp)
della serie prodotta dalla Dc Comics sotto l’etichetta Vertigo e portata in
italia dalla Lion che non l’ha pubblicato nel consueto formato americano da
spillato ma in volume da circa 13 euro che contiene 6 numeri spillati, quello
che negli USA viene chiamato TP. Avevo
parlato QUI del numero uno, che mi aveva veramente sorpreso molto per questa
nuova visione del post-apocalittico che viene da Lemire, non una bomba o simili
ma una sorta di malattia che ha cominciato a diffondersi e ad uccidere e tutti
i bambini che sono nati dopo l’inizio del contagio sono dei bambini animali,
degli ibridi, proprio come Gus, il nostro protagonista che ritroviamo giustamente
anche qui.
Il volume si divide principalmente fra i due personaggi che avevamo
visto nel primo tp, con Gus tenuto in cattività, rinchiuso e analizzato da
questi scienziati che dicono di voler risolvere le cose e hanno bisogno di
conoscere il passato del piccolo bambino con le corna da cervo. Andremo a
conoscere ed approfondire anche il personaggio di Jepperd, visto come un eroe
inizialmente, aveva invece portato Gus nella situazione in cui si trova ora, di
fatto fregandolo e sarà proprio questo personaggio che ci aiuterà a capire come
siamo arrivati a tutto questo, come si è evoluta la malattia e la situazione
nel corso di questi anni. Fra
continui balzi temporali vedremo come Jepperd ha vissuto i momenti precedenti
all’inizio della diffusione della malattia fino a quelli subito dopo,
scopriremo la sua vita e le vicende che giustificano il suo carattere
scontroso. Lemire con il suo solito tratto sporco che sembra quasi solo
abbozzato gioca spesso con le immagini e con le situazioni temporali e ha anche
qui qualche bella trovata grafica con colori sempre abbastanza cupi e
spenti, e mai troppo chiari e vivaci. È una storia che da sempre una sensazione
di macabro ma che di fatto è macabra solo in pochi frangenti, e la
caratterizzazione di Gus è sempre molto particolare visto che è un bambino molto
religioso e quasi completamente ignaro di tutto quello che sta succedendo ora,
di com’è il mondo adesso e di come lo era prima.
Mi hanno colpito molto anche
le copertine, non tanto quella scelta come principale ma quelle che troviamo
all’interno a dividere uno spillato
dall’altro, alcune sono davvero davvero geniali oltre che molto significative.
Io vi consiglio ancora una volta questo fumetto, lo consiglio soprattutto a chi
ha voglia di provare qualcosa di diverso visto che non è una cosa che si legge
tutti i giorni, capisco perfettamente chi non apprezza il tratto di Lemire che
farà indubbiamente schifo a molti, io invece lo apprezzo come molti altri e lo
trovo azzeccato, appropriato e molto espressionistico. Certo, capisco chi si farà fermare anche dal prezzo ma io una possibilità gli è la darei! In
questo momento in Italia la Lion è arrivata a pubblicare anche il terzo tp
americano che acquisterò sicuramente nei prossimi giorni, quindi aspettatevi la
review anche di quello, a presto!
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