Ciaaaaoooo ragà!!! Allora come ve la passate?? Oggi si parla di un volume che spinto da
personaggio principale e autori ho comprato letteralmente ad occhi chiusi.
Spiderman la ragnatela ingarbugliata.
Se il tuo personaggio preferito è
spiderman ed entri in fumetteria, ci trovi nelle novità un volume 100% marvel
best con una copertina strana, fuori dal comune, forse anche ridicola! Poi
leggi i nomi scritti: Garth Ennis, John Mccrea, Greg Rucka, Eduardo Risso,
Peter Milligan e Duncan Fegredo… lo prendi in mano, e lo compri. Costa 12 euro?
Lo compri. Costa 25? Lo compri lo stesso. Bè per fortuna costava 12. Basta non
bisogna aggiungere o sapere altro, già questo dovrebbe bastare per comprarlo
perché se ami i fumetti, probabilmente ami l’uomo ragno e se ami i fumetti
conosci bene quei nomi e se non li conosci allora smettila di leggere storielle
di serie B. Ma se non siete fanatici del ragno come me, allora vi dico due
parole in più.. visto che non tutti hanno 12 euro da prendere e dare al
fumettaro senza neanche farci caso e con tanti tanti altri titoli buoni intorno
a sé viene difficile comprare qualcosa che non conosci. Spiderman la ragnatela
ingarbugliata è il primo volume italiano in cui vengono pubblicate le storie
della serie USA Spider-man’s Tangled Web, serie che in USA ha contato 22 numeri
a partire dal giugno 2001 al marzo 2003. Ebbene si sono storie di 10 anni fa,
meglio tardi che mai come si sul dire. La ricetta di questa testata era
semplice, prendere dei grandi autori di fumetti che centravano poco o niente
con la Marvel e affidargli il personaggio di Spiderman per scrivere una storia
autoconclusiva in una, due o al massimo tre uscite. Questa storia era fuori
dalla continuity ragnesca e fuori dalla continuity Marvel, cosi che ogni autore
potesse avere carta bianca riguardo alle vicende del racconto cosi da poter
dare il proprio personale tocco al personaggio. In questa serie intitolata a
Spiderman ci sono storie in cui Spiderman non si vede o appare sporadicamente,
i 22 albi americani infatti sono intitolati a lui ma vedono protagonisti a
volte dei suoi acerrimi nemici. In questo volume pubblicato da Panini troviamo
i primi 6 numeri americani.
Ora che vi siete fatti una vaga idea parliamo nel dettaglio
di quello che troviamo in questo primo volume. Piccolo appunto: io dico primo
volume supponendo e pensando che verranno pubblicati altri volumi in modo da
arrivare a coprire l’intera pubblicazione americana di 22 albi ma non sono
sicuro al 100% che questo accadrà anche se spero vivamente di si.
I primi 3 albi (di 6) che troviamo sono scritti dal Garth
Ennis conosciuto e apprezzato già per Preacher, Hellblazer, The boys e i
Punisher Max e disegnata da John Mccrea che negl’anni ha collaborato spesso ai lavori
di Ennis. Come dicevo prima ogni autore porta il suo stile all’arrampicamuri,
Ennis ci mette il suo bel horror creando L’arrivo del Migliaio. Protagonista
della storia è un uomo,Carl (nonmiricordoilcognome). Da ragazzo Carl era un
bullo che a scuola maltrattava il mite secchione Peter Parker, Carl facendo
semplicemente due+due capisce che è Parker a essere divenuto l uomo ragno.
Aveva pedinato Peter dopo il suo incidente con il ragno radioattivo scoprendo i
mutamenti che il ragazzo aveva subito, e geloso del successo di spidey è
tornato al laboratorio per cercare di farsi pungere da un ragno radioattivo ma
non essendo in grado di rendere radioattivo un ragno decise semplicemente di mangiarselo,
con risultati davvero unici!
La storia l’ho trovata incredibile perché cose così horror in fumetto dell’uomo ragno non si sono mai viste! I disegni “cartoneschi” e puliti di Mccrea rendono il tutto un po’ più accessibile, se fosse stata disegnata in maniera diversa sarebbe stata un capolavoro horror forse ma siamo pur sempre alla marvel quindi Be quiet, non esageriamo. Questo resta comunque un grande racconto che mi fa amare ancora di più Garth Ennis.
Il 4° albo che troviamo è scritto da Greg Rucka e disegnato
da Eduardo Risso, intitolato Trattamento di fine rapporto. Questa storia è
scritta a toni noir, ma va? Risso disegna noir in maniera spettacolare, con un
sacco di ombre e chiaro scuri veramente unici, vedere 100 bullets per credere.
Questa mini mini storia di solo una 20ina di pagine ha ricevuto una nomination ai prestigiosi
Eisner Award del 2002 come Best Single
Issue of a Comic Book, praticamente come miglior mini racconto a fumetti. Il
protagonista della storia è uno scagnozzo di Kingpin che ha fallito un incarico
che gli era stato dato e per questo dovrà pagare con la vita. Qui vediamo
quest’uomo determinato a completare il suo lavoro fino al ultimo secondo di
vita, pensando soltanto alla famiglia senza paura di morire va incontro al suo
triste destino. Un racconto che a fine lettura lascia davvero tanto, oltre che
l’amaro in bocca. I disegni ti trasmettono tutte le emozioni che il
protagonista prova, è veramente un capolavoro.
L’ultima storia invece (albi 5-6) intitolata Fiori per Rhino
sa un pochino di fregatura! Questo volume diventa come una cena in un bel ristorante
dove mangi alla grande ma poi il cameriere alla fine ti rovescia addosso il
caffè. Scritta da Peter Milligan e disegnata gran bene da Duncan Fegredo prende
però uno stile che non mi è piaciuto affatto! “Sentimenti” e commedia. Non è
che questo genere non mi piace, non mi piace il fatto che alla marvel questo genere
viene spesso abusato!
Le storie sentimentali e comiche nell’universo marvel
sono già troppe! Il noir c’è sempre stato, l horror si è visto poco, ma questa
pseudo commedia romantica proprio sa di già visto. Avete presente sulla testata
principale del ragno, Amazing Spiderman, quando a fine albo ci piazzano una
storiella tratta da una collana ombrello USA per riempire le ultime pagine che
fa davvero stra-schifo? Ecco, questa storia sembra una di quelle, si scritta e
disegnata meglio di quelle ma comunque è una storia di indicibile pochezza. Il
protagonista è Rhino, che stanco di farsi umiliare dal ragno, stanco di essere
stupido e determinato a conquistare una ragazza che proviene da una famiglia di
mafiosi, decide di andare dal dottore che gli ha costruito il “costume” da
Rhino per farsi operare il cervello! Per diventare super intelligente. La
morale di fondo è la solita trita e ritrita di essere contenti di quello che si
è ecc..ecc. bla, bla, bla. Che rottura. L’unica cosa bella di quest’ultima
storia è che vieni a contatto con il mondo di un supercriminale, con la sua
vita e con i suo problemi di tutti i giorni mentre solitamente lo vedi
schiantarsi sul muro e farsi imprigionare con la tela e nulla di più. Tutto
sommato questo volume vale la pena comprarlo solo se si è davvero fan del mondo
dell’amichevole uomo ragno di quartiere, se ti devi introdurre al mondo marvel,
non devi assolutamente prenderlo, se vuoi conoscere spiderman non devi assolutamente
prenderlo. È un volume dedicato a chi è stanco delle solite cose e vuole
provare qualcosa di nuovo, a volte il coraggio di buttarsi, o di buttare 12
euro, viene premiato,a volte no. Non è nulla di imprescindibile, le prime due
storie sono davvero dei piccoli capolavori! A voi la scelta!
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