The Strain, episodio numero 4 di questa seconda stagione che è partita abbastanza bene nonostante continui a portarsi dietro qualche difetto pesante ma che si potrebbe ancora correggere in corsa. Questa puntata mi è piaciuta proprio tanto, incomincia con un lungo filmato che si rivela essere un film in videocasetta dove Angel, una sorta di wrestler, combatte contro Vampiro. Tutto questo si collegherà ad una sottotrama in cui vedremo impegnato Gus, una sottotrama per adesso soltanto accennata anche se il tempo che gli viene dedicato già in questo episodio è parecchio.
Perchè la gente non scappa da sta benedetta città? perchè non ci mostrano qualche bella immagine notturna con i vampiri in giro? perchè il resto del mondo continua a non esistere e a non collaborare in alcun modo per distruggere questa epidemia?. Piccolo, è tutto estremamente piccolo in questa serie tv ed è la cosa che mi fa più imbestialire! Su The walking dead viene data la costante idea che sia tutto morto, perchè il mondo è tutto nelle condizioni in cui vediamo ogni singola città o posto, ma sono bravi comunque a dare quella sensazione di isolamento che ci deve per forza essere. In The Strain invece, ci sono delle cose che fanno intuire che dopo tutto la vita in città in un modo o nell'altro sta continuando in maniera più o meno normale e sembra che questa cosa dei vampiri sia un problema circoscritto più di quanto effettivamente dovrebbe essere. Spero sia chiaro il concetto che voglio esprimere, e preciso che non sono un grande fan del telefilm zombesco che ho citato. Insomma nonostante quel difetto, secondo me molto grosso, della quale vi ho appena parlato sono comunque molto felice di quello che sto vedendo, di come si stiano gestendo bene tutti i personaggi e di come i flashback vanno ad aggiungere sempre più taselli fondamentali al completamento della trama. Sono curioso di vedere in particolare adesso come si muoverà Gus, dopo la fine fatta dal suo addestratore nell'episodio precedente...vedremo...
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Del Toro non delude mai! ;) Lo sviluppo dell'epidemia a livello locale c'è anche nei romanzi: il Maestro ha bisogno di inserirsi nel tessuto sociale attraverso figure come Eichorst e Palmer, prima di poter davvero emergere "alla luce del sole" con i suoi strigoi.
RispondiEliminaNon ho ancora letto i romanzi purtroppo...(ma sono in fase di recupero), però quell'aspetto ad ogni modo non mi entusiasma per nulla...per il resto amo questa serie!
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