Buuuuongiorno gente e bentornati sul Jojo's Comics Club! Si è conclusa da un paio di giorni, con la messa in onda dell'ultimo episodio, la serie tv prequel di Batman! Quando venne annunciata questa serie non venne accolta con grande calore, vista proprio la mancanza dell'Uomo pipistrello, ma si è dimostrata fin da subito un prodotto di sicuro interesse per ogni fan e quindi parliamone un pò, sto parlando ovviamente di Gotham!
Gotham, ricordate il trailer dello scorso settembre? Wow quello era davvero emozionante, ti faceva venire i brividi e io l'avro rivisto tipo 10 volte. Le premesse di questa serie tv era molto buone, mostrare Gotham City prima dell'avvento di Batman e dei suoi amorevoli nemici e quindi eccoci a vedere un prequel del crociato incappuciato che racconta a modo suo, la genesi di alcuni dei villain più apprezati dell'universo del pipistrello e le chiavi del racconto vengono date al detective Jim Gordon, protagonista attorno al quale girano la maggior parte delle vicende. Comincia tutto in quel maledetto giorno dove il piccolo Bruce Wayne, si ritrova urlante in un vicolo oscuro vicino ai corpi senza vita dei suoi genitori.
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Robin Lord Taylor è Oswald Cobblepot, Il Pinguino. |
Diciamolo subito, questa prima stagione mi è piaciuta nonostante ci siano evidenti alti e bassi oltre a molte cose che hano fatto storcere il naso ai più. Inserire un tasello del genere nella storia di un personaggio che vive da 75 anni fra fumetti, film e cartoon vari, non era affato facile e rispettare ogni età, ogni dettaglio dei personaggi ringiovaniti per portarli qui, era praticamente impossibile ma daltronde una trasposizione è una trasposizione e in quante tale si pone anche di porre a proprio modo alcuni elementi o intepreti di un racconto. E sono proprio i personaggi uno dei punti di forza di Gotham, dall'inappugnabile Jim Gordon di Ben Mckeinze fino a una schiera di cattivi e secondari di grandissimo impatto. Basti pensare al Pinguino, qui molto differente da quello di Danny De Vito del film del 1992 ma riuscitissimo e interpretato in maniera molto profonda da Robin Lord Taylor. Poi penso anche a Edward Nygma che da sembrare soltanto un cameo nei primi episodi ma che poi acquisisce sempre più spazio fino ad avere una sottotrama tutta sua.
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Cory Michael Smith è Edward Nygma, L'enigmista. |
Poi ancora ci sono il piccolo Bruce di un ottimo David Mazouz, Selina e Alfred, personaggi molto chiaccherati per alcuni loro aspetti ma che di fatto incarnano molto bene lo spirito dei personaggi originali a cui fanno riferimento, quanto meno nei rapporti fra di loro. La trama è la luce e l'ombra di questa serie che sembra inizialmente portata ad avere una storia diversa per ogni episodio con una trama principale di fondo che viene portata avanti, e cioè le indagini sull'omicidio degli Wayne che però a un certo punto viene quasi accantonato, si ha la sensazione che si giri intorno alle cose e che si creino dei polpettoni infiniti che portano a poco o nulla. Basti vedere gli intrecci di mafia fra Falcone e Maroni dove è invischiato il Pinguino che sembrano un enorme gioco del gatto e del topo che si rincorrono senza mai sfociare in qualcosa di tangibile. Il finale di stagione cominciato con la saga di "The Ogre" e culminato con l'ultima puntata è secondo me un interminabile serie di errori, cavolate e occasioni perse. Occasioni perse appunto, una di queste è proprio il villain interpretato da Milo Ventimiglia, presentato in pompa magna come un nemico del tutto nuovo, mai visto sui fumetti ma che di fatto lascia veramente poco il segno e viene freddato abbastanza facilmente e bon, giù nel dimenticatio. Lasciandoci però una mutazione orribile al personaggio di Barbara.
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Milo Ventimiglia è The Ogre |
Ultima puntata veramente brutta dove per una buona mezzora sembra si susseguano eventi a casaccio. Jim Gordon, un uomo di grande tempra morale, il giusto a tutti i costi che però si schiera in una delle fazioni di questa guerra della mafia che si viene a creare e già di per se è un errore di sceneggiatura imperdonabile. Fish Mooney, Selina, Barbara quasi inguardabili e che danno ancora una volta la sensazione di cose fatte a casaccio. Un finale che ridisegna un pochino tutto ma che non trasmette assolutamente nulla e non crea nemmeno un pò di attesa per una stagione due della quale non si da la minima idea, o spunto, o una minima ragione per la quale trepidare...non ti lascia col fiato sospeso, non crea attesa. In conclusione, Gotham si è rivelata purtroppo una mezza delusione, alcuni personaggi e attori sono veramente degni di nota ma la trama e alcune sottotrame sono un immenso polpettone che ci mette una vita a produrre realmente un cambiamento tangibile. Si parte con l'omicidio dei Wayne e poi ci si ritrova per alcune puntate in un poliziesco con due agenti con ogni volta un caso diverso su cui lavorare e quando finalmente cominciano a costruire qualcosa a lungo termine, riesce quasi ad annoiare. Di buono rimane poco, la continua curiosità di un telefilm che può sorprendere da un momento all'altro ma che sembra alle volte aver paura di mischiare le carta in tavole, evitando di osare. Non butto via tutto, salvo alcuni personaggi, attori, idee, momenti molto buoni ma nonostante tutto, Gotham si rivela a mio parere decisamente incapace di soddisfare le aspettative iniziali dei fan dimostrandosi tristemente sopravvalutata.
Un saluto alle talpe del HYDRA che seguono il blog in incognito.
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