sabato 5 ottobre 2013

Batman: The Killing Joke - Simply The Best



Buuuongiorno gente! E bentornati sul Jojo’s Comics Club! Oggi, parliamo di un capolavoro, lo dico io, lo dicono tutti, lo dice la storia dei fumetti. Un fumetto della Dc Comics, del 1988, pubblicato per la prima volta in Italia nel gennaio del ’90 come supplemento al numero 1 di Corto Maltese, scritto da niente poco di meno che Alan Moore, considerato da molti come una sorta di dio dei fumetti, e disegnato da Brian Bolland, parlo di Batman: The Killing Joke.




The Killing Joke è una figata, diciamocelo subito, se sei un fan di Batman quest’albo non deve assolutamente mancare nella tua libreria, Alan Moore confeziona una storia pregevole, fatta di continui salti temporali a narrare le azioni compiute dal Joker, frapponendole alle sue origini, per andare a rispondere alla domanda, chi è quest’uomo e perché è cosi pazzo? 
Vediamo le sue origini, è un uomo qualunque con la sua compagna incinta, in cerca di una vita migliore che non riesce a sfondare come attore comico ed è alla disperata ricerca di soldi, è un fallito che si da alla malavita accettando le proposte di due uomini. Qui, oggi, è appena scappato dal manicomio di Arkam per l’ennesima volta e vuole dimostrare che una sola giornata storta può rendere pazzo chiunque, anche un uomo normale, come il commissario Gordon, che sarà suo malgrado vittima del pagliaccio delirante che non esiterà a passare sopra la povera Barbara, figlia adottiva del commissario, per dimostrare la sua tesi. In questa storia Batman fa quasi da spettatore, il protagonista indiscusso è il Joker e il Cavaliere Oscuro si trova in un turbinio di pensieri, non sa come finirà la storia fra lui e la sua storica nemesi, alla fine chi la spunterà, come andrà a finire si chiede. In questa storia viene dato un lato umano al Joker, mostrando le sue origini da uomo comune ma soprattutto mostrando un lato umano anche proprio come Joker, non viene portato all’estrema pazzia come si sta facendo recentemente sulla serie regolare, anche lui dopo tutto è umano e si ferma un attimo a riflettere come tutti. A dir poco epico il finale, indescrivibile, semplicemente un cosa epica, che lascierà a bocca aperta qualsiasi fan.


I disegni di Bolland presi al di fuori della storia, non mi piacciono, ma messi in quelle pagine risultano perfetti, impossibile immaginare la storia disegnata in modo diverso e a tutti quelli che schifano le storie perché disegnate in modo vecchio, bè gli mando un bel vaffa…. Perché se questa storia la disegnava Capullo, che amo, non sarebbe stata la stessa cosa. Tra l’altro a quest’albo si è ispirato Tim Burton per la produzione del suo film su Batman, di sicuro un pietra miliare della storia del pipistrello. L’albo è stato ristampato in varie maniere, non avete scuse!

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Jojo,
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