sabato 30 marzo 2013

Dylan Dog 319 - I ritornati - siete assassini anche voi?



Hy guys! Come va la vita?? Allora, sono circa due settimane che non leggo una storia di Dylan Dog, sicuramente troppo tempo! D’altronde ho finito la scorta che avevo fatto quest’estate ad una bancarella che li vendeva a 1 euro. Ma per fortuna arriva giusto in tempo prima della pazzia, il nuovo numero! Dylan dog 319, “I ritornati”


Titolo e copertina fanno presagire zombie, non morti o chiamateli come volete…ma già mi piace! A proposito della copertina, ho notato un sacco di lamentele in rete rivolte alle copertine di Angelo Stano e devo dire che mi devo associare in minima parte a quest’ultime. Le ultime copertine hanno lasciato parecchio a desiderare non come tratto che di per se è sempre molto buono ma secondo me proprio come ispirazione, certo Stano lavora come copertinista su Dylan Dog dal 1990, quando stavo per nascere lui già faceva copertine quindi penso gli si possano perdonare tranquillamente 2-3 copertine sottotono visto la qualità dei lavori precedenti. Tra l’altro Stano è stato l’unico autore a firmare interamente un albo! Il n315 “la legione degli scheletri” è stato interamente sceneggiato e disegnato da lui. (foto sotto)

Ho sentito un sacco di pareri positivi su questo albo che però purtroppo mi sono perso per strada. Quando presi il 316 “Blacky” pensai, “wow da quanto che non prendevo un Dylan Dog sembra passato anche di più di un mese!” eh infatti era cosi, erano passati due mesi e mi ero perso per strada un numero, spero di riuscire a recuperarlo presto. Ma lasciamo i rimpianti del passato e torniamo al presente, qui ai testi abbiamo Giancarlo Marzano e i bei disegni sono di Roberto Rinaldi, molto meglio dei disegni di Mari del precedente numero che ritengo davvero davvero  osceni e al di fuori dai canoni della serie, certo possono anche piacere, ma a me neanche un po’. 

Trama: Due inservienti di un moderno cimitero scoprono che i loro ospiti sono meno tranquilli di quanto dovrebbero essere… sotto forma di zombi e spettri, hanno preso a vagare per il mondo dei vivi allo scopo di prendersi le proprie rivincite contro chi, secondo loro, li ha traditi e assassinati. Tra questi la cliente di Dylan Dog che però giura di non aver mai fatto del male a nessuno!

La trama dice, ma non dice, quello che succede nel albo. Leggendo la trama uno pensa al solito, non morti che si svegliano in un bel giorno e vanno in giro a mangiare le persone. È tutto mooolto più complesso, e se le persone morte che si risvegliano in realtà non fossero persone morte ma semplicemente una parte morta di una persona viva? Eeeeh… vi ho fatto pensare? Bene! Dylan Dog fa sempre pensare molto, mette nel paranormale e nel horror qualcosa di reale, qualcosa che fa parte della vita di tutti i giorni e probabilmente molti di voi si sentiranno assassini a fine numero.

La cliente del nostro Old Boy della quale leggete della trama giura di non aver fatto del male a nessuno e in effetti è cosi, troverete sicuramente la storia molto intrigante come l’ho trovata io anche se in parte ne sono rimasto deluso. Non riesco a trovare nei più recenti volumi della serie qualcosa che invece c’era in quelli più datati. Manca quell’immersione che riuscivi a sentire nelle storie degli anni novanta. Non voglio fossilizzarmi come molti dietro alla magnificenza dei primi 100 numeri della serie perché anche dopo ci sono stati dei capolavori o comunque delle buone storie, cosi come dentro a i fantomatici 100 ci sono storie da prendere e buttare. Poche, ma ci sono. Insomma questo “i ritornati” è bello, è una buona storia, disegnata bene e raccontata meglio ma non riesce a fare il salto di qualità che altre storie hanno fatto, è uno di quei numeri belli e basta che verrà presto dimenticato. Di sicuro Dylan non va a letto con la cliente… ma certo che no. Il finale resta un po’ enigmatico, ti lascia con delle domande della quale non c’è riposta ed è un finale un po’ frettoloso e forse deludente. C’è qualcuno che vi spiegherà tutto quello che c’è da capire, a voi e a Dylan ma gli interrogativi che lascia hanno grosso peso sul godimento della storia e sul epilogo. Tutto sommato una storia buona…
In prima pagina c’è la copertina più la trama del 320 in uscita il prossimo mese, che a vederlo così ha già l’aria di un'altra storia che non si farà ricordare e per quanto mi riguarda sono più voglioso di leggermi il color fest che sta per uscire, le tavole che sono state mostrate fino adesso in anteprima non possono far altro che far venire l’acquolina in bocca!

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