Buuuuuongiorno gente! E bentornati sul Jojo’s Comics Club! Oggi
parlerò di qualcosa che con i fumetti non centra na mazza! Questa non sarà una
recensione, come dico spesso, io scrivo articoli, post e non recensioni perché non
sento di aver la competenza per farne e se è così per i fumetti figuriamoci per
i film! Ebbene si oggi parlerò di un film che ho visto ieri sera, World War Z! (pronuncia "uouozeta")
Film del 2013, diretto da Marc Foster con protagonista Brad Pitt! Basato sull’omonimo
romanzo del 2006 scritto da Max Brooks. World War Z in soldoni parla di una
guerra fra umani e zombie, sani contro infetti, ebbene si è la classica e
fottutissima ennesima apocalisse zombie! L’idea di base è una delle più usate e
abusate di sempre, in un film di questo tipo è difficile trovare qualcosa di
innovativo per il genere, ormai gli zombie sono quelli, ti mordono e diventi
zombie gli spari alla testa per ri-ucciderli poco di nuovo da dire. In questo
film se siete un pelo attenti e rompicoglioni vedrete idee già usate in altre
uscite recenti… ah parlo degli ultimi anni eh, non tiratemi fuori i film in
bianco e nero ma alcune idee visibili a tutti sono quelle diciamo “prese” da Io
sono leggenda e da The Walking Dead. Qui come nella pellicola con protagonista
Will Smith l’essere uno zombie (un infetto) è una malattia per la quale si cerca una cura,
anche se con esiti diversi. Di The Walking Dead troverete sicuramente se avete
seguito la serie tv o meglio ancora il fumetto, un rimedio inusuale alla
malattia anche se qui viene presentato come un gesto fatto con tranquillità e
non come un eccesso di pazzia da parte del protagonista. Cosa porta di nuovo
questo film al genere? Di nuovo porta appunto il World, il mondo. Il tutto
accade globalmente e la cose è tangibile e reale perché il protagonista
intraprende un viaggio per trovare una soluzione al problema mentre in altre
opere simili si sa poco nulla del resto del mondo ma ci si concentra solo su un
determinato paese, basti vedere proprio The Walking Dead, o il recente manga I
am a hero, oppure proprio Io sono leggenda dove il resto del mondo viene
solamente citato con speranza. Qui la novità (più o meno) sta anche in come questi non morti
attaccano! Corrono veloci e in maniera spastica e disordinata facendo veramente
paura. Alcune inquadrature sono fatte stile Cloverfield con la telecamera che
si muove qua e la alla cacchio di cane, in questo modo si capisce poco… ma
trasmette bene l’adrenalina di alcuni scontri. Mi ha abbastanza colpito un
discorso che viene fatto, nella quale si paragona madre natura ad un serial
killer che uccide in diversi modi con diverse malattie e gode anche nel
lasciare a qualcuno la possibilità di trovare una cura, come un serial killer
che in un certo senso prova gioia nel farsi catturare per vedersi attribuire
quelli che ritiene i suoi capolavori, i suoi delitti. Questo modo di dare una
sorta di fascino alla malattia mi ha colpito. Nel film ci sono un paio di scene
“classiche” o di tipici cliché Hollywoodiani come il telefono che ti suona a
tutto volume in un momento delicato in cui non bisognerebbe far rumore. Alla domanda
“perché dovrei andare a vederlo?” risponderei: “perché no?” in questo film per
me non c’è un vero e proprio aspetto negativo, certo come detto alcune cose
sono “scopiazzate” qua e la ma sono idee che ci sono da una vita e non si può
definirlo un difetto. L’unica cosa che mi è sinceramente dispiaciuta è che il
finale l’avrei voluto appunto un pochino più War, un po’ più di guerra non
sarebbe stata male. Tutto sommato un buon film che vale la pena vedere!
Ps. Ragazze sappiate che Brad nel film non si toglie la
maglietta. Ok? E ragazzi sappiate che nel film non c’è un minimo di bellezza
femminile…. Ma poi la moglie di Brad chi cacchio l’ha scelta???? Cioè in tutto
il film dice due frasi in croce a sto punto metteteci una bella Jennifer
Aniston oppure Olivia Wilde…ma vaff…non c'è trippa per gatti!
Jojo.
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