Buuuongiorno gente e bentornati sul Jojo’s Comics Club! C’è
un personaggio in particolare che sul mio blog mancava da molto tempo, ho
continuato a comprare le sue uscite mensili ma nel parlarne mi ero fermato a 3
mesi fa praticamente, ma visto che per questa serie si stava avvicinando un
punto di svolta, l’inizio di un ringiovanimento del personaggio, allora ho
pensato di non leggere e non scrivere nulla riguardo….ok dai basta non diciamo
minchiate, semplicemente continuavo a comprare i numeri ma non avevo
minimamente voglia di leggerli, poi però è uscito il numero che dovrebbe
sancire il cambiamento e allora la mia curiosità è esplosa talmente tanto che
mi sono letto subito i numeri che mi mancavano da leggere più quello nuovo per
mettermi subito in pari, parlo dei numeri 323-324-325 di Dylan Dog! Ed ecco
cosa ne penso…
Partiamo dal più vecchio logicamente, Dylan Dog 323 L’Occhio
di Balor, Testi di Giuseppe De Nardo e disegni di Giampiero Casertano. De
Nardo, un autore che non entusiasma più di tanto, guardando indietro ai suoi
lavori sulla serie non spicca nulla, è l’autore del numero 308, La Dea Madre,
quello che è stato il mio primo Dylan Dog e devo dire che mi era piaciuto
davvero un sacco, salvo poi cominciare a comprare arretrati e accorgermi che
c’è certamente di meglio.
Questa storia è davvero buona, è una storia farcita
di misteri, maledizioni, leggende del passato che tornano nei giorni nostri,
con qualche personaggio preso e buttato nella storia, ma azzeccato alla grande.
Un albo in cui l’indagatore deve davvero indagare, avrà a che fare con una
bella ragazza che però non si lascerà stregare dal fascino del nostro old boy
tanto facilmente, troveremo qualche buona punta di horror e di splatter che non
fa mai male. I disegni di Casertano, sono veramente belli, a mio avviso è uno
dei migliori disegnatori della serie. Un volume decisamente promosso per idea e
realizzazione. La copertina, del solito Angelo Stano, diciamo che non mi dispiace,
abbastanza ispirata, anche se ne abbiamo viste di meglio.
Andiamo poi al numero di settembre, il 324 L’odio non muore
mai, testi di Luigi Mignacco e disegni di Giancarlo Alessandrini. Quest’albo mi
è piaciuto meno del precedente, il peggiore di questi 3 sicuramente e va a
riabbassarsi sul mediocre livello di qualità di molti albi recenti. Una serie
di eventi portano una bella ragazza a recarsi al numero 7 di Craven Road, per
assumere l’indagatore dell’incubo che si ritroverà in un’investigazione fuori
porta, come spesso accade, in un paesino sperduto nelle campagne del Regno
Unito. Della storia si salvano un paio di personaggi riusciti salvo poi
perderne altri che ritengo completamente vuoti, anche qui ci sono di mezzo
leggende e personaggi mitologici della quale viene spiegato poco nulla, la
trama non risulta nemmeno banale, anzi la trovo abbastanza articolata e la
storia ti avvolge bene fino ad un certo punto, riuscendo a creare un ottimo
alone di mistero e suspense che viene però distrutto da un finale, e da una
seconda metà dell’albo decisamente monotona. Il racconto non risulta scontato
nemmeno alla fine ma sembra quasi banale come il tutto viene risolto, e come se
in una storia di omicidi venga scovato un colpevole mai apparso nella storia,
stupisce certo, ma risulta una cosa un po’ campata per aria. Groucho ai minimi
storici di simpatia, i disegni di Alessandrini risultano piatti, e i personaggi
da lui disegnati sono per lo più inespressivi, decisamente un albo del tutto
bocciato, copertina del maestro Stano compresa.
Ma passiamo al piatto forte della scorpacciata, il bramato
numero 325, Una nuova vita. Testi e disegni di Carlo Ambrosini, storico autore
tornato sulle pagine di Dylan Dog dopo una lunghissima assenza. Le aspettative
sono tante come la curiosità di vedere se c’è veramente l’inizio di un
cambiamento sulla serie. Si rileggete bene la frase, questo è l’inizio del
ringiovanimento della serie, non è che dal giorno alla notte, da un numero
all’altro si può cambiare tutto! Diamo tempo al nuovo curatore Roberto
Recchioni, per fare le cose fatte bene ci vuole tempo ed è giusto aspettare,
non vorrete mica trovarvi una storia con l’acerrimo rivale del protagonista chemorente grazie ad un astuto piano riesce a mettere la sua mente nel corpodell’eroe e gli ruba ricordi e identità e diventa il nuovo protagonista? Una
nuova vita è una storia raccontata attraverso le epoche, con personaggi
interessanti e spesso strani, Dylan Dog non accetta nessun caso ma si trova
casualmente in mezzo agli eventi. Si narra di uomo, costretto da anni a dover
accudire il fratello minore costretto in sedia a rotelle, quest’uomo sembra
incapace di farsi una vita in quanto si trova imprigionato per sempre come in
una maledizione a dover mantener fede alla promessa fatta a sua madre in punto
di morte. Il suo primo pensiero deve essere sempre e per forza il fratellino
disabile, una situazione che lo porterà alla pazzia e che porterà Dylan Dog ad
aiutare la bella di turno. La trama fila liscia fino alla fine, qualche
cambiamento si trova nell’impostazione della storia e qualche lieve cambiamento
lo si trova in Bloch e nella battute di Groucho, che a leggerli ti sembrano due
vecchi amici che si stanno comportando in modo strano. Horror quasi del tutto
assente dalla storia che però riesce spesso nell’inquietare il lettore. Si
alcune vignette sono davvero inquietanti per come vengono realizzate. I disegni
di Ambrosini sono una favola, veramente belli, con alcune tavole colme di
dettagli, decisamente ottimi! La copertina di Stano invoca al cambiamento ed è
davvero bella per la metafora che trasmette. Insomma l’inizio del cambiamento
c’è o no? Si, c’è, ma appunto è l’inizio, si nota poco e nelle piccole cose,
può sembrare stupido vedere una psp nella storia ma ha significato, anche solo
per dire che le storie si svolgono adesso, in questo decennio, un decennio dove
andare in giro senza cellulare è da strambi, ed è esattamente così che appare e
che deve apparire secondo me Dylan Dog. Il nuovo Horror Club viene solo
presentato con Recchioni che ci racconta un po’ di cavoli suoi, e già che sia
gestito da lui mi piace. Insomma 325 promosso, come è giusto promuovere chi si
impegna…
Scusate se ho usato termini come bocciato e promosso, non
sta certo a me giudicare il lavoro di questi autori, esprimo semplicemente la
mia opinione, e ho scritto questo post nella più totale stanchezza, non mi
venivano in mente termini più rispettosi.
Ma vi lascio con una domanda, alla quale vorrei mi
rispondeste nei commenti qui sotto, ma secondo voi, qual’è stato il problema,
che ha portato Dylan Dog a questo doveroso rinnovo? Per me l’unico problema è
stata la mancanza di volontà di osare, durante questi anni, ogni tanto, ogni
10, 20, numeri bisognava buttare dentro qualcosa…o tirare fuori qualcosa, che
ne so, Dylan e Groucho che litigano con quest’ultimo che se ne va per un po’,
buttare dentro qualche personaggio in più oltre ai soliti 4-5 che si leggono
sempre, avere il coraggio di ammazzare qualcuno di questi personaggi, insomma
non sto dicendo che Dylan Dog deve diventare una serie tipo Marvel, ma devi
dare un motivo ai lettori per andare avanti, qui le storie sono state spremute
fino all’osso con questo tipo di scenario, ora ringiovanendo il personaggio lo
si può portare in qualcosa di più attuale e creare terreno fertile per altre
storie, ma ripeto la domanda, secondo voi Qual è stato il problema che ha
portato Dylan Dog a questo doveroso rinnovo? Aspetto qui sotto i vostri
commenti ^^
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Jojo,
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