Buuuuungiorno gente! E bentornati sul Jojo’s Comics Club! Oggi
voglio tornare a parlare di uno dei mie personaggi preferiti, con il nuovo
numero del suo semestrale a colori, ecco l’undicesimo color fest di Dylan Dog!
Lo
scorso numero, Altroquando riscosse parecchio successo per le storie che
conteneva e le anteprime che mostrarono avevano decisamente creato eccitazione per quel color fest, questo esce con decisamente meno
clamore, con due punti di forza già dichiarati: la copertina di Simone Bianchi,
e una storia scritta dal nuovo curatore del personaggio, Roberto Recchioni! Ma andiamo
con ordine, come sempre il color fest contiene 4 storie complete a colori!
La prima, Per il verso sbagliato, testi di Cristina Astori
per i disegni di Ugolino Cossu! La storia si apre con una ragazza in bici che
viene investita da un camion, qui Dylan Dog è semplicemente Dylan Dog, spesso
in queste storie il personaggio viene reinterpretato e inserito in un contesto
diverso dal solito invece in questa storia è semplicemente lui, come in un albo
della serie regolare, l’unica differenza è che non è minimamente scettico nei
confronti del caso che gli si presenta come invece solitamente è… la storia è
disegnata con un tratto molto pulito e si rivela leggera ma quasi noiosa fino
al finale che sorprende e entusiasma un minimo così d’alzare il livello
generale della storia. Nonostante le (logicamente) poche pagine i personaggi principali
riescono ad avere una caratterizzazione molto marcata. Poco horror però…
Si prosegue con Ouroboros, testi di Francesco Tedeschi,
Veronica Tirrinello e Mariano Rose per i disegni di Roberto Rinaldi. (scritta a
sei mani? o.O). storia che comincia col botto, come nella precedente la prima
immagine è abbastanza forte, in questa ci vediamo Dylan che si prende un
proiettile in fronte, ci si trova in una storia dove il senso di smarrimento
che prova il nostro old boy viene ottimamente trasmesso al lettore, visto che
come lui, capiremo poco niente fino alla fine, una storiella mediocre che non
lascia il segno fino al finale, quanto meno qui un po’ di horror riescono a
buttarcelo dentro. Disegni molto belli specialmente le vignette sotto la
pioggia.
La terza storia, ad honorem la peggiore dell’albo è I morti
non ballano, testi di Gualdoni e disegni di Onofrio Catacchio. Qui Dylan Dog è
un novello agente di Scotland Yard cresciuto in campagna ed arrivato da poco a
Londra, per tutta la notte dovrà stare a guardia di un obitorio e le premesse
erano davvero buone se non che l’autore non riesce a trasmettere nulla, nemmeno
la paura che sembra provare Dylan in questa sua prima scricchiolosa notte di
servizio. Il finale l’ho trovato quasi senza senso cosi come tutto lo
svolgimento della storia, disegni anche qui molto belli e puliti con dei colori
però molto noiosi visto che sono praticamente sempre quelli visti i pochissimi
cambi di ambientazione.
e… dulcis in fundo, La nera, testi di Mr Roberto Recchioni e
disegni di Stefano Raffaele! E mi viene da sorridere perché al di la della
qualità di questa storia e di quella di tutte le altre, l’impatto è decisamente
diverso all’inizio e colpisce di più Recchioni nelle prime due vignette che gli altri nelle 90
pagine precedenti, vi scapperà sicuramente una fragorosa risata che varrà quasi
da sola il prezzo dell’albo! Qui comunque si va sul classico con l’indagatore
dell’incubo che riceve visita a casa da una madre triste e preoccupata per il
figlio, una storia con sicuramente zero horror ma quantomeno molto profonda e
metaforica, significativa per certi versi e con un finale tipicamente “Dylandoggiano”,
anche qui disegni molto belli, con un tratto un po’ differente dalle altre 3
storie invece molto simili fra loro, e qui ci fanno vedere un pochino di Londra
vera, strade, e monumenti storici, davvero gradita come cosa! Tutto sommato un
color fest buono, concludere con la storia migliore ti da come la sensazione
che l’albo sia stato tutto bello anche se certamente non è cosi, di certo
questo, al precedente, gli fa na pippa!
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Jojo.
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